msx vg-8020

MSX VG-8020

La sigla MSX (Machines with Software eXchangeability) comprende un gruppo di home computer progettati e sviluppati in Giappone nel decennio che va tra il 1980 e il 1990. Lo standard MSX fu concepito da un informatico dirigente di un'azienda giapponese di nome Kazuhiko Nishi. Un progetto che aveva come scopo quello di far realizzare una linea di computer compatibili fra loro, da diversi produttori, con costi di produzione contenuti. Competere con le aziende leader americane nella costruzione di home computer sarebbe stata una battaglia difficile se non impossibile, soprattutto se si fossero realizzate macchine con diversi standard e quindi con diversi sistemi incompatibili fra di loro. Questo avrebbe significato creare una concorrenza fra le stesse aziende giapponesi e non era pertanto la soluzione migliore. Creare invece un unico standard di sistema compatibile sul quale ogni azienda poteva realizzare e sviluppare una propria macchina, poteva essere indubbiamente una soluzione strategica. Le aziende giapponesi che potevano realizzare e distribuire home computer erano veramente tante, e stiamo parlando di imprese dai nomi ben noti come Sony, Sanyo, Mitsubishi, Toshiba, Hitachi, Casio, Canon e Pioneer. Aziende quindi che erano al tempo già affermate nel campo della costruzione di componenti elettronici.

In effetti esisteva già una linea di computer realizzati dall'azienda giapponese di nome Spectravideo e comprendeva i modelli SV-318 e SVI-328. Kazuhiko Nishi ne comprese le potenzialità per una base di partenza per il progetto MSX. Fu pertanto fatto un accordo con la Spectravideo e da quel momento in poi i prodotti di questa azienda comprendevano nel marchio la sigla MSX. La "collaborazione" con un'azienda americana tuttavia si rese necessaria, e stiamo parlando di Microsoft. Quest'ultima infatti creò il MSX BASIC ossia il linguaggio di programmazione delle macchine MSX.

Furono realizzati vari modelli di home computer della linea MSX. Nel 1983 nacque l'MSX 1 con processore Zilog Z80 con frequenza pari a 3,576 MHz e una memoria RAM nativa di 16 Kb espandibile fino a 64 Kb. Nel 1986 uscì lMSX 2 con stesso processore ma con memoria RAM di 64 Kb native espandibile fino a 256 KB. Come linguaggio di programmazione si passò dal MSX BASIC V1.0 del primo modello al MSX BASIC V2.0. MSX 2 può contare su una risoluzione grafica di 256×212 pixel a 16 colori. Nel 1988 nasce l'MSX 2+, stesso processore ma con chip video Yamaha V9958 con risoluzione grafica di 512×212 pixel a 16 colori e ben 2 chip audio (a 3 e 9 canali). Siamo già nell'epoca dei computer a 16 bit e tutti questi modelli non ebbero un grande successo di vendite nel mercato europeo a parte nei Paesi Bassi e Spagna. Nel mercato mondiale ne furono vendute un quantitativo notevole di unità soprattutto in oriente (Giappone e Corea del Sud) e nel Sud America (Brasile). Nel 1990 fece la comparsa il modello MSX TURBO R, computer a 16 bit con processore R800 (28,636 MHz) memoria RAM da 256 Kb fino ad un massimo di 4 Mb, risoluzione grafica 512×212 pixel a 16 colori, linguaggio di programmazione MSX BASIC V4.0 e l'aggiunta di un ulteriore chip audio (microfono incorporato).

Nell'era dei 16 Bit dominava già Commodore con i modelli Amiga e Atari con l'Atari ST. IBM cominciava a distribuire i PC di nuova concezione e la Apple aveva sul lanciato mercato il Macintosh. Pertanto i prodotti della linea MSX non riuscirono mai ad avere un elevato numero di vendite per competere con le altre aziende americane. Per quanto riguarda i computer a 8 Bit il modello MSX più diffuso in Italia è stato indubbiamente l'MSX VG-8020 (macchina successiva ai modelli MSX VG-8000 e VG-8010), molto più economico rispetto al Commodore 64 che dominava la scena degli home computer a 8 Bit dell'epoca.

MSX VG-8020

Come precedentemente detto il modello più venduto e quindi diffuso in Italia fu l'MSX VG-8020 prodotto dalla giapponese Yaschica con marchio di distribuzione dell'azienda olandese Philips. Oltre alla Philips un certo quantitativo di unità aveva come marchio di distribuzione dell'azienda italiana Phonola ed è per questo motivo che si trovano modelli sia con il marchio Philips che Phonola (molto più rari), vedi immagine sotto:

Nella pratica l'unico elemento che si differenziava fra i modelli distribuiti da Philips e quelli distribuiti da Phonola era il logo sulla parte anteriore della macchina:

MSX VG-8020 appartiene alla prima serie di home computer MSX 1. Il processore è un Zilog Z80 a 3,576 MHz con 64 Kb di RAM, audio a 3 canali e risoluzione video pari a 256 x 192 pixel o 64 x 48 pixel a 16 colori. I linguaggio di programmazione è il Microsoft MSX Basic V1.0 e si presenta dotato di due porte joystick, tasto reset, uscita TV per cavo RF (versione PAL), uscita video TV/Monitor RGB, connettore per Data Recorder, una porta parallela per stampante e due slot per cartucce (programmi o modulo di espansione di memoria). Dal design accattivante e ben studiato con i grandi tasti direzionali e un abbinamento di colori (molto moderno per l'epoca) che rendono la macchina bella da vedere.

Sono stati sviluppati molti giochi per MSX e molte sono le conversioni da coin-op anche se la grafica può contare su pochi colori e le caratteristiche hardware non possono garantire velocità e fluidità delle animazioni. Come per tutti gli home computer dell'epoca, il numero di conversioni dei giochi da sala giochi e la quantità di software sviluppate ne decretavano il successo o l'insuccesso nel numero delle vendite di unità. Nella slide sotto alcuni esempi di videogiochi per MSX 1:

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Per i collezionisti di computer vintage l'MSX VG-8020 (e soprattutto il modello col marchio Phonola) è senza dubbio una macchina da avere, oltre che per il fatto di aver comunque "scritto" un pezzo di storia dell'informatica, anche per le sue caratteristiche hardware e il design innovativo.

Se siete fra i fortunati possessori di questo bellissimo computer e volete giocare ai vostri giochi preferiti caricandoli direttamente da un qualsiasi dispositivo mobile (smartphone, tablet o lettore multimediale) senza dover usare le cassette e quindi il data recorder, potete leggere il tutorial nella pagina: caricare file CAS su MSX senza usare le cassette.

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